Per orchestra d'archi.
Allegro. Adagio con libertà. Valzer.
Scritto nel 1957 su commissione dei Solisti Veneti (con le parti dei “soli” espressamente pensate per il violinista Giovanni Guglielmo e il contrabbassista Antonio Matteis), è stato da questi eseguito con successo in Italia e all’estero.
L’atteggiamento compositivo nel Concertino si può dire triplice. “Classico” per la scelta dei modelli stilistici … “Neoclassico” (indubbiamente alla luce della rivisitazione stravinskiana) per l’attenzione ai particolari, alle microstrutture che deformano e amplificano e travestono le idee ….“di divertissement” … una gioia compositiva pervade il musicista che si “lascia andare” senza porsi problemi, come danzasse lui con le note e fosse inebriato dai rapporti che tra loro si allacciano nell’evolversi del moto. (da M. Peretti, 2007)
Prima esecuzione: Milano, 1957