Per orchestra d'archi.
Composta nel 1977 su commissione dell’editore Zanibon è un’opera dalle notevoli difficoltà strumentali di esecuzione, realizzata nella sua veste definitiva con la collaborazione di Angelo Gilardino (revisione e diteggiatura). È stata trascritta dall’autore per orchestra d’archi, in una versione che, per la trama trasparente e sottile, mantiene evidente l’origine chitarristica.
Si tratta di una “suite ciclica” composta nella forma classica della serenata per archi di tradizione romantica (Čajkovskij, Dvořák). Una chiave interpretativa è offerta agli esecutori dai numerosi titoli ed indicazioni del brano, le cui precisazioni di atmosfera si riferiscono ad atteggiamenti lirici ispirati al “Siddharta” di Hermann Hesse (“Sereno, sicuro di sé” è l’arrivo di Siddharta in città, la marcia pomposa e sonora è il suo incontro con il corteo…). (W.D.V., programma di sala 27/02/1983)
I movimenti sono:
1. Sereno, sicuro di sé
2. Semplice, sapiente, affettuoso
3. Ansioso, irrequieto, un poco affannoso
4. Con fervore, meno mosso
5. Intimo, sussurrato, felice
6. Con inquietudine
7. Sottovoce, dolcemente