Per due o più strumenti ad libidum (1975).
“Gioco di scacchi (traduzione dal francese) è, ancora più che una composizione aleatoria, un vero gioco da fare con la musica. Due o più esecutori di strumenti a suoni determinati (la prima esecuzione fu concepita per organo e pianoforte) dispongono di una partitura in forma di scacchiera, dove, in quattro direzioni diverse, sono scritte quattro serie contrassegnate con i nomi di Erik, Claude, Arnold e Igor, con al centro alcune istruzioni su varie forme di improvvisazione. La grafica di contorno suggerisce spunti fantastici. Si improvvisa a solo, aspettando la mossa dell’avversario, ma anche contem-poraneamente, girando con libertà sui lati della partitura. L’esecuzione diviene così liberatoria di ogni inibizione creativa, e varia ogni volta, anche a seconda degli strumenti stabiliti e del numero di esecutori. Più che una partita vera e propria diventa quindi una specie di agone.” (da M. Peretti, 2007)
Prima esecuzione: Padova 1975