Per organo ed effetti su nastro magnetico.
"Pezzo molto particolare, unico, nuovo; è la realizzazione di un sogno a lungo ripercorso, collocabile fuori dal tempo, integrato con ampie sovrapposizioni letterarie, musicali, pittoriche. È musica cosiddetta al quadrato, l’atto compositivo di essa si è verificato quando la mente dell’autore era suggestionata dal Responsorio medioevale "Media vita in morte sumus“ che gli riportava alla memoria il celebre affresco "Trionfo della Morte“ di ignoto Maestro del '300 nel Camposanto di Pisa. A queste suggestioni l‘autore ha voluto affiancare un nastro magnetico tratto dall’Organum quadruplunt „Sederunt principes“ di Pérotin: la sua melodia, trasformata, fornisce l’elemento principale per l’elaborazione della parte organistica del pezzo. Il nastro è stato registrato nello studio padovano di Gianni Malatesta.
I cinque momenti della composizione, che si rifanno alla distribuzione delle diverse zone nell’affresco citato sono:
- Præambulum: i sofferenti invocano la Morte
- Canon: la morte colpisce inattesa; diviso in: “Gaia aulodia” (il Nobilhuomo), “Lieto Madrigale” (gli Sposi), “Sereno Concerto”, “Caccia”
- Horror mortis: le bare scoperchiate
- Mystica projectio: la serena attesa degli anacoreti
- Fuga et Exodus ad infera: escatologia finale (trionfo della morte)
In origine era previsto che la parte affidata all’organista fosse aleatoria, ovvero che l’esecuzione risultasse ogni volta come “azione compositiva” colta sul fatto: ciò avviene ora soltanto in Horror Mortis, poiché per le altre sezioni l’autore ha preferito segnare su carta i suoi risultati di questa operazione, in modo che possano essere più fedelmente ricomposti. È chiaro che l’esecuzione più fedele alle intenzioni dell’autore − quindi la più importante − è quella condotta da lui stesso. Le esecuzioni di propria mano delle composizioni organistiche di Dalla Vecchia sono state registrate, sono a disposizione degli ascoltatori (vedi in: Discografia) e costituiscono una fondamentale testimonianza per lo studio-confronto da parte degli esecutori." (da M. Peretti, 2007)
Prima esecuzione: Ancona, 1978